Spontanee

Sostituti del prato: la mentuccia

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La mentuccia, o nepetella, è una aromatica spontanea qui nel Lazio. Ci si condiscono i carciofi alla romana, per esempio.

Non sarebbe una tappezzante, ma forma cespuglietti. Vero è che se si trova bene in un punto e si ha la costanza di tenerla bassa va benissimo al posto di un pezzo di prato, nel mio caso in una zona d’ombra sotto il cachi.

Pro: se ci si cammina sprigiona un aroma fantastico

Contro: nella parte più fredda dell’inverno potrebbe sparire (ma ritorna, non estirparla)

Guerrilla gardening

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Quando butti un mucchio di semi vecchi in un pezzo ancora incolto del tuo giardino…

Una miniera di vitamine

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In questo periodo dell’anno avere una coltura, praticamente spontanea, come la lattuga del minatore è una benedizione.

Insalata fresca con un corredo vitaminico ricco e a costo zero.

Ormai non la devo neanche seminare perché, al pari della borragine, spinta spontaneamente ovunque. Devo solo trapiantare, raggruppandole, le piantine che trovo in giro.

Zinnie

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Piante annuali fantastiche, arrivano sul mercato in una miriade di varietà. Il fiore dura tanto ed è bello anche reciso. Nel giardino, oltre a quelle che ho seminato, mi sono ritrovato anche alcune piante spontanee che si erano disseminate lo scorso anno. Bellissime.

In giro per i campi del Molise

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Non giravo per i campi del Tennessee, ma per quelli molisani, in cerca di more e non solo.

I rovi sono delle piante spettacolari. Crescono enormemente, si moltiplicano da sole per propaggine, sono praticamente indistruttibili e, in più, producono anche questi splendidi frutti che sono le more di rovo.

Nei monti dell’Alto Sangro, sono presenti in questo periodo molte altre specie interessanti, come rosa canina, una particolare varietà di menta…

… e capre!

C’erano anche dei colchici spontanei a fioritura autunnale.

E, per finire, filari e filari di mele biologiche. Noi ci siamo dati alla raccolta di quelle selvatiche, ovviamente, e non di queste qui sotto.

Niente corniole quest’anno, perché tutte le piante (selvatiche) soffrono di una prepotente alternanza di produzione e quest’anno siamo nell’anno di magra. Ci prepareremo per il 2014!

Cacciatori raccoglitori?

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Gita di due giorni in Molise, per andare a cercare frutti selvatici da raccogliere, principalmente more.

Dalle nostre parti le more sono belle che finite in questo periodo, mentre in Molise, in montagna, ancora se ne trovano abbastanza. Come al solito siamo stati al paesello di Sant’Angelo del Pesco (IS). Ci siamo avventurati su per i monti verso Pescopennataro (IS) e abbiamo trovato bei posti, relativamente accessibili senza strane peripezie. Abbiamo raccolto 3,4 kg di more, ancora grandi e turgide (nella foto dopo la macerazione necessaria alla produzione della marmellata)…

Sul bordo della strada, poi, ci siamo fermati a raccogliere sorbi da un meraviglioso albero solitario e corniole da una serie di arbusti molto carichi. Abbiamo anche trovato qualche meluccia. I sorbi sono destinati alla marmellata, previo ammezzimento, mentre le corniole verranno divise fra la marmellata e la versione sotto sciroppo.



Il raccolto è stato abbondante e la gita soddisfacente e rilassante. Da fare ogni anno!!

Asparago selvatico

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Trovato sotto un arbusto in fase di potatura, in mezzo alle viole…