Progressi settembre 2012

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Purtroppo il tempo passa e non riusciamo a trovare un momento per aggiornare questo spazio. Succedono tante cose nella vita reale (purtroppo non piacevoli) che ci allontanano dalle nostre passioni.

Anche per il giardino e l’orto nell’ultimo periodo ci sono state difficoltà e sono andati avanti un po’ per conto loro (si nota anche dalla lunghezza del prato che, almeno, si è infoltito e irrobustito).

Settembre ha portato anche una nuova esplosione di fiori, segno che abbiamo costruito bene l’ambiente in modo da avere fioriture più o meno alternate. Stanno per fiorire le anemoni, sono in fiore tutti gli aster (e ovviamente i Settembrini) e le dalie stanno ancora facendo fiori su fiori. Il riempimento di piante nel giardino procede, sia grazie agli acquisti nei nostri garden center di fiducia, sia grazie all’aiuto di amici e parenti che ci donano talee e polloni (per esempio, un bel mucchio di Ipericum, di Muscari e una Ceratostigma plumbaginoides). Fra i fiori messi a fine primavera, stanno dandoci tanta soddisfazione la datura e il cotone, ora nella fase che precede la formazione dei fiocchi veri e propri.

Nell’orto, melanzane, peperoni ma soprattutto friggitelli continuano la loro allegra produzione, rinfrancati dalle temperature più umane. Le zucche hanno ripreso a vivere e a fruttificare e, mentre le prime zucche nate a giugno sono quasi pronte, sta crescendo rapidamente una nuova generazione che riuscirà probabilmente a farci raddoppiare il raccolto (questo principalmente per le Hokkaido). Il topinambur sta andando in fioritura, passo che precede la completa maturazione. Peperoncini come se piovessero, di tutti i tipi: fra poco arrivano anche i primi Bhut Jolokia. Si comincia (in ritardo, anche se confidiamo nel buon clima di Roma) a mettere gli ortaggi autunnali e invernali, che speriamo produrranno in abbondanza.

Fra i frutti, il kaki inizia la produzione (che nella nostra varietà è, purtroppo, non scalare e “violenta”). L’alchechengi sembra stare per fiorire, cosa che ci fa ben sperare. L’uva, invece, è stata trascurata (per le motivazioni espresse a inizio articolo) e i grappoli sono andati direttamente nella pattumiera, si spera che quest’altr’anno riusciremo a farci qualcosa: il nostro sogno è una produzione prototipale di aceto bianco. I kiwi vanno a meraviglia e speriamo quest’anno di assaggiarne un numero consistente. Abbiamo anche comprato alcune piante di piccoli frutti (un lampone precocissimo fra tutti, che va a sostituire quello morto quest’estate per la siccità) che metteremo a dimora nei prossimi giorni in modo da favorire l’attecchimento delle radici prima della brutta stagione.

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